Il cardo e il topinambur
Ciao Valeria. Giovedì 21 dicembre siamo andati a trovare mia madre. Causa diversi intoppi logistici (galleria chiusa per incidente, percorso alternativo che fa saltare tutti i programmi della giornata), siamo stati costretti a pranzare in un luogo che non conoscevamo (o meglio, ad essere sinceri, un luogo che Antonio aveva già individuato a suo tempo durante le sue frequenti ricerche enogastronomiche), un luogo veramente speciale, un paesino arroccato sulle pendici dei monti che dividono la regione Lazio dalla regione Umbria, ritirato e silenzioso, pieno di salite molto, molto ripide e piazzette molto battute dal vento. Passeggiando per i vicoli troviamo, proprio oltre, e in fondo ad un arco a tutto sesto, abbastanza lungo da essere considerato quasi una galleria in miniatura, una balaustra che consente di guardare il paesaggio sottostante da una posizione invidiabile. Il debole sole dicembrino non si nasconde e lascia il cielo terzo e freddo, la luce è appena rosata, sfiora i campi u...