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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

Spine giallorosse....

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Ciao Valeria non è un racconto, ma un insieme di "serie" considerazioni sulle problematiche che affliggono la squadra giallorossa in questi ultimi tempi... tanto per riderci sopra. Ascolta. La descrizione di Patrik Schick, con foto annessa, evidenziata sul calendario ufficiale della squadra, acquistato circa un mese fa e profumatamente pagato : ''Il calciatore rappresenta uno dei principali giovani talenti dell'intero contesto europeo...è uno di quei rarissimi attaccanti che uniscono la concretezza realizzativa all'assoluta raffinatezza del modo di esprimersi in campo....un calcio affascinante per gli occhi, che gli permette di essere letale in area di rigore e utile alla squadra, muovendosi fuori dal perimetro dei 16 metri  con perfetta consapevolezza degli straordinari mezzi che possiede."  Mi sto chiedendo da giorni quale astronomica parcella devono aver pagato a colui che ha partorito tale descrizione. Patrik Schick, giocatore acquistato dalla A....

Salome. La danza del desiderio

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Ciao Valeria. Sono parole che nascono dalla visione di un film. E' un film particolare, Al Pacino prende il dramma di Oscar Wilde e cerca di trasferirlo in una dimensione cinematografica, oscillando però fino alla fine fra questa e la versione teatrale. La versione teatrale, in realtà prevarrà anche sulle sue vere, autentiche intenzioni. Ed il dramma prende vita sul palcoscenico, all'interno di un film, e dopo aver seguito il pensiero di Oscar Wilde, e cercato, anche nella sua terra d'origine, nelle stanze dove era vissuto, negli atti dei processi ai quali fu sottoposto lo spirito che lo aveva sospinto alla scrittura. Questa è la descrizione del dramma, interpretato a teatro, ma in una dimensione cinematografica, da Al Pacino e dai suoi collaboratori.  Queste sono le mie impressioni. Iniziano le prove ed inizia la storia, che è la storia di un desiderio, la storia del desiderio, come un moto che conduce al baratro per tutte le volte che lui ci avvicina, o che noi c...

Un castello pieno di segreti.......luglio 2017

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E' una storia di questa estate, Valeria. Una giornata splendida, di sole e vento, in montagna, ci ha condotto ad esplorare il territorio nel  comune di Fumone. A Fumone c'è un magnifico Castello che veglia sulla valle del Sacco e sulla via Latina. Da Fumone in tempi antichissimi comunicavano con segnali di fumo l'arrivo dei nemici, la tradizione ha radici antiche, negli anni bui del primo millennio (forse anche prima) e non si interrompe per diversi secoli. Dall'alto di Fumone si osservava il nemico e le sue mosse. Dal X secolo la storia del Castello si lega alla Chiesa quando Ottone I°di Sassonia dona alla Santa Sede un agglomerato di terre che comprendeva, oltre Teramo, Norcia, Rieti ed Amiterno anche l'Arx Fumonis". La fortezza era conosciuta e valutata al pari di una città. Per 500 anni fu utilizzata dai Papi come bastione difensivo che guardava verso il mezzogiorno, ma soprattutto come prigione. Fu luogo di prigionia e di morte per un antipapa, Gregor...

Uscendo di casa, la mattina presto....e tornando prima del buio

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Ciao Valeria. mentre tu, probabilmente, ancora dormi (Antonio insiste con il certamente...) noi si sale in macchina la mattina presto, molto presto, si entra su strada, ci si avvicina ad alcune zone evidentemente già "occupate" dagli altri, molto tempo prima di noi, la difesa del territorio prevale su quasi tutti gli istinti, la mattina al sorgere del sole, in città. Lungo il tracciato che usualmente si percorre si sta stretti, si sta vicini, non si tollera alcuna mossa sbagliata, alcuna invasione di campo, E poi l'asfalto ferito, aperto dovunque... si  costeggiano buche e aperture orizzontali, le vie sembrano diverse ogni giorno, non sono quelle che ti aspetti, i tracciati sono lunghi, impervi, presentano mutevoli difficoltà, le semplici buche  cambiano di significato se la profondità supera i 75 centimetri e divengono voragini, con fondi senza fine, accudite da uomini che sembrano assistere malati in perenne agonia,  piene di tranelli, a volte si è indotti a credere ...