Le mie stagioni

Cara Valeria.  Lo sguardo oggi pomeriggio si volge distratto alla finestra, vedo la luce che batte sulle pareti del palazzo di fronte, rimbalza da un luogo che io non sono in grado di vedere, è color arancio, è sfumata, e sta scappando verso la sera, si sta allungando verso la sera, è la luce di febbraio, è l'amore di rimbalzo, come Pluto, regalato e ritornato indietro, non diretto, ma riflesso, pronto a chiedere quello che l'amore pretende. E rimbalzano i pensieri in questa stanza, che mi regala un rientro nel prato dietro la casa, accanto agli arbusti spogli ed infreddoliti, ma la luce è calda, inizia ad essere calda, ed il giorno corre meno velocemente verso la sera, e si allunga finché può, fra pochi giorni raggiungerà il tramonto dove sto ora guardando. Ho raggiunto la casa mi sono allungata accanto agli arbusti, c'era caldo dentro, è la luce che vedo sulla facciata del palazzo di fronte, niente arbusti, solo una calda luce ora di color arancio pallido, e la nostalg...

Ciao Valeria, un viaggio molto breve ma intenso. In tram , sono salita alla solita fermata , dagli occhi scendono lacrime di freddo, che scorrono accanto alla punta del naso, e arrivano alle labbra, gli occhiali sono annebbiati dal calore del mio viso, sono arrivata in fretta, ora attendo in piedi l’arrivo del tram. Poi salgo, e stringo forte il primo manubrio che mi tocca da vicino, intorno odore di aglio e vino scadente, che sosta nella bocca di qualcuno, ed esce a tratti di fronte alla mia faccia, odore di urina stagnante nei pantaloni scesi al basso di un uomo appoggiato al finestrino, odore di notti in bianco passate accanto all'anziana signora moribonda del terzo piano, che viene lasciata ogni mattina e ripresa ogni sera, odore di sonno, e di risvegli affrettati dal rientro a casa, che non si sa dove sia, odore di pelli scure, e sconosciute, e di forme nuove, ed occhi che guardano oltre me e gli altri accanto a me, occhi che non mi vedono, che mi attraversano incerti, men...