Mia madre marzo 2019
Lì c'è un luogo dove le urla sembrano sussurri ed i sussurri sono grida, ed i lamenti sopraggiungono dopo, e si perdono dietro tutto il resto... ma il resto è che, mentre mangi, con gesti lenti, e quasi privi di senso, torni in quel luogo, dove i movimenti hanno perso il filo e gli scatti seguono confini diversi...dove lo scatto ha perso il filo, e la forchetta segue invece linee invisibili, ma reali, e lei che tenta di segnare sul dorso della mano le linee che vede, e che tenta di scavare lì sul dorso della mano quello che non trova nel piatto. Si, mia madre, uno spettro infedele di ciò che era, ora sprofondata nella melma della demenza, e quando si solleva, ed a volte mi guarda, e mi sorride, le luccicano i ricordi negli occhi, e mi riconosce per sua figlia, ora, poi gli occhi si spengono di nuovo e vanno alla ricerca di quel punto lontano, immagine offuscata di un gatto grigio e di vasi ricolmi di viole, ed altro che non so e non ricordo, ma la tua mano è calda, e stringe la ...