Mia madre. Un momento speciale. ottobre 2017

Ciao Valeria. Desideravo condividere con voi alcuni pensieri che mi accompagnano in questi giorni. Qualche giorno fa siamo andati a trovare mia madre nella residenza protetta (protetta da chi... forse da noi che entriamo a contatto con un realtà talmente dissacrante che potremmo avere reazioni inconsulte...forse). Ci è venuta incontro accompagnata dalla signora Katia, sorridendo. La struttura fisica è cambiata, è piccola, magra, e riesce a camminare con una persona accanto che la tiene per mano. La struttura mentale è cambiata, da anni, La madre di tanto tempo fa è legata ai miei ricordi, oggi ha le mani fredde, lisce, morbide, la pelle, sopra, è sottile e raggrinzita, sotto le vene azzurre sono vitali come sempre. Le dico che nelle sue mani  c'è un sistema idraulico che funziona alla perfezione, è d'accordo, lo è sempre stata su questioni di questo tipo, la meraviglia della macchina umana, la sua perfezione nei cambiamenti, e nell'immobilità, sei perfetta mamma, anche se hai cambiato fisico ed hai le mani asciutte e fredde, la tua macchina funziona sempre, alza lo sguardo e mi indica un aereo con la scia luminosa, "guarda è bello, ha una coda bianca", si incanta a guardarlo, ora ha gli occhi accesi e sorridenti, lo sai mamma è un aereo supersonico, ti ricordi cosa è un aereo supersonico ?, si è un aereo che supera la velocità del suono, "è bello", lo sguardo si abbassa a guardare gli alberi alti che circondano la villa, c'è tepore, il tepore di una magnifica giornata di ottobre con un caldo che, all'ombra, non cambia quasi nulla, il tepore intriso di malinconia, la malinconia, non la tristezza che è qualcosa di molto diverso, l'odore dell'autunno incipiente, prossimo, la circonda, lo sguardo si posa sugli alberi, sono pieni di nidi, le nuvole dietro, tipo panna montata, si mamma è così, è seduta come sempre con le gambe accavallate, la divisa della persona malata, la divisa della clinica, i pensieri corrono, intorno lo sferragliare dei sentimenti, non solo nostri. Raccolgo alcune frasi, è come raccogliere palloncini da terra e provare a farli volare di nuovo, Stiamo per rientrare, piano, lentamente, passo dopo passo, ecco la porta, entriamo  Io non sono ancora dentro, sono sull'ingresso, guardo il dentro e non riesco ancora ad entrare. Ci sono uomini e donne sollevati dai pensieri seri della vita, qualcuno è piegato, qualcun altro fa strane mosse con la bocca, una signora dorme appoggiata alla spalla, e ancora visi storti e carrozzine. Eppure oggi devo ammettere che la vita assume forme diverse, la vita scorre nelle loro vene, certo la loro testa segue ormai un percorso diverso, i ricordi e le diverse immagini non sono più collegate, alcune frasi ti colpiscono per la loro lucidità, ma non si collegano a quello detto poco prima, Mia madre dice spesso "giù da noi..." le abbiamo comprate su da noi" , "si mamma è così", "non porto più la fede" , "no mamma l'ho presa io perché poteva danneggiarti, poteva farti male...la tengo io". ed ancora "giù da noi"... è la nostra casa, poi l'immagine si perde, si scioglie, sfuma, forse compare un' altra immagine, ed un'altra ancora, che sfuma di nuovo, senza fretta, e ancora lo sguardo verso un punto lontano, e lì non posso sapere, solo immaginare, il vuoto, un richiamo, un aggancio, che si perderà anche lui, un luogo lontano, ma lei è qui di fronte a me, ed io non riesco ad entrare, in realtà non so neanche io dove sono, non all'ingresso, né fuori . E' la condizione di chi resta in attesa di una rivelazione. Di una risposta forse, Ci incontriamo in un luogo, che forse è più vicino, è molto più vicino di quanto io creda, ma io non riesco a raggiungerlo. No, non ci riesco. E poi abbiamo pranzato, lei ha mangiato tutto quello che c'era, e poco dopo ce ne siamo andati. E' difficile descrivere i passaggi, ogni volta è come un salto nel vuoto, io spero sempre di atterrare e non farmi troppo male. Eppure ho sentito una forma di felicità seduta su quella panchina con Antonio e mia madre, ho pensato di essere una privilegiata in quel momento, era davvero un momento speciale, e verrà agganciato a tutti gli altri momenti speciali già vissuti.

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