Mia madre. Una telefonata. Gennaio 2018

Ciao Valeria, ho sentito il bisogno di inviarti un appunto su una telefonata effettuata pochi giorni fa a mia madre, presso la Casa Protetta dove attualmente si trova (continuo a chiamarla casa non per errore, ma perché è la sua casa in questo momento, è la casa che contiene la sua vita in questo momento). Sai la sua vecchia casa è vuota, non ha più significato senza di lei,  e come è vero che i luoghi prendono le forme di chi li abita, di chi li cura, di chi sceglie per loro gli oggetti da distribuire nei vari angoli, ma se le persone se ne vanno gli angoli non sono più gli stessi, e gli oggetti si possono perdere senza paura, senza l'ansia di cercarli dovunque quando si nascondono non si sa dove....     


"Ciao mamma, sono io, mi riconosci ?" ..."si, certo, e dove stai".... "sono in ufficio mamma"...  "e mi dici tu che stai facendo ?"...."sto facendo  delle cose sulle scale (in realtà sei seduta con altri intorno ad un tavolo), ... "mamma, tu che stai facendo ?. e con chi stai ?.".. la risposta : "...sto facendo delle cose sulle scale....e c'è chi cammina, chi corre, chi salta sulle scale,..." (e chi si butta di sotto....fugge via il mio pensiero e chiude la sequenza, provando ad immaginare le ragazze che sono lì intorno...)... e ride di quello che sta dicendo, mentre rido anche io e chiedo :  "mamma allora ti stai divertendo...."  "si, mi sto divertendo...".     Sai mamma, stamane mi è tornata in mente una frase ripetuta per centinaia di volte nelle giornate di primavera "ho aperto tutte le finestre di sopra..."  in tal modo l'aria pulita che proviene dall'esterno può entrare e rinfrescare  le stanze, tu rifai i letti, il tuo letto, il mio non più, il mio letto l'ho lasciato tanto tempo fa. E' rifatto, è a posto, c'è solo necessità di aprire la finestra...ma oggi fuori il tempo è brutto, è freddo, non è ancora primavera.... ci sarà un'altra primavera, fra poco tempo, ma non so dove la trascorreremo, sinceramente ci sto pensando,.. e sto pensando al tempo e allo spazio che hanno oramai altri significati per te, sono spesso mescolati, e formano un'unica dimensione, fusi insieme nella stessa frase e nello stesso pensiero, il tempo si trasforma in spazio, e lo spazio in tempo, e i tuoi "amici" possono correre sulle scale, e ridere dei salti, e delle corse ( i tuoi amici sono sulle sedie a rotelle, spesso con la bombola di ossigeno accanto), ma la tua voce è sempre la stessa al telefono, ed è una gioia sentirla, Al telefono, mia madre parla, comunque, di qualche cosa e riesce, comunque, a descrivere qualche cosa, ed a ridere delle sue parole e delle cose descritte. 
Mia madre è affetta da demenza senile grave, il suo mondo sta scomparendo lentamente, in parte è già scomparso, l'ho visto io sfumare negli ultimi due anni di vita. ho osservato ogni mattone cadere e rotolare in basso senza fare alcun rumore, e la meraviglia è la totale assenza di rumore... eppure c'è voluto così tanto tempo per costruire il tuo mondo, così tanti anni, per imparare così tante cose, il rumore dell'apprendimento, i profumi dei pomeriggi estivi, i pianti dell'adolescenza, le serate insieme a raccontarci della giornata mentre tu muovi con destrezza assoluta l'ago, ed il filo scorre veloce attraverso la stoffa...ma qualcuno dice che gli anni sono solo un soffio ed un breve affacciarsi ad un balcone, eppure il tempo pesa come un macigno, quando ti guardi intorno e ti accorgi dei cambiamenti che non volevi assolutamente vedere. La demenza annulla i ricordi, confonde le immagini, ripropone la medesima cosa all'infinito, ma resta la dimensione della fusione di quello che è passato, molto spesso delle emozioni passate, in un singolo istante che vive di vita propria ed è quello il momento della presenza, il momento dell'esserci, un "tutto" nuovo, un "sempre nuovo",  basta coglierlo, aspettarlo al varco, acchiapparlo .... e crederci. Ed allora si possono saltare le scale, e si può correre per le stanze, e ci si affaccia alle finestre e si risponde al telefono alla propria figlia che chiede, ancora, e chissà per quanto tempo, come stai mamma, che stai facendo... "     

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