Viaggio verso il sud Cefalonia seconda parte aprile 2019

....24 aprile 2019. Si arriva a Cefalonia, finalmente, si scende in direzione di Spartià. Appena arrivati raggiungiamo immediatamente la spiaggia,  il mare è ancora mosso il vento ancora decide tutto, gli scogli trattengono le alghe nere bagnate, l'acqua in alcuni punti si è mangiata la spiaggia, lo scoglio trattiene dentro di sé conchiglie addormentate da secoli, e custodite per i nostri sguardi incuriositi. La casa è accogliente, il vento scompiglia i nostri capelli, e le chiome degli alberi di fronte. 25 aprile. Inizia il viaggio verso MYRTOSLa spiaggia bellissima e famosa, ci si affaccia dall'alto della strada di montagna, e si guarda in basso... "Sto cercando di trattenere negli occhi e nella mia memoria gli orli bianchi e frastagliati dell'acqua di Myrtos, e la pozza celeste che li risucchia ogni volta...", se ti volti, sul monte occhieggiano le cassettine celesti delle api, ed i cespugli di un verde ancora tenero, non ci sono fiori, ci sono le capre che passeggiano sulle rocce. Da Myrtos ad Atheras. La strada di montagna mostra dall'alto le spiagge greche, e con un certo timore si affrontano i tornanti per raggiungerle, è così anche per la spiaggia di Atheras. Quando si giunge finalmente in basso, quando si giunge al livello del mare, si osserva a sinistra, una casa color lilla che si specchia nell'acqua cristallina, appoggiata su scogli bianchi che degradano su una minuscola spiaggia (privata, credo), piccole onde accarezzano invece la spiaggia più grande, quella spiaggia che ci troviamo di fronte, in questo momento un caicco da crociera sta lentamente abbandonando il golfo di Atheras, appena dietro di noi alberi lungo il confine della spiaggia. La trasparenza dell'acqua mi stupisce ancora una volta, si risale in auto e si seguono i tornanti, ora un poco più fiduciosi, si va in direzione di . Lixouri.  Ci fermiamo, e ci sediamo al bar sulla piazza di Lixouri, alle tre del pomeriggio, si beve cioccolata calda, caffè greco, decaffeinato italiano (molto costoso !!!) e succo d'arancia. Ora non c'è più sole, ma poche gocce d'acqua bagnano i nostri vestiti. "Argo attraversa la piazza completamente arruffato, da secoli,  è vivo, solitario, in attesa di Ulisse...."
Il traghetto ci riporta ad Argostoli, un felice viaggio di 25 minuti, la pioggia leggera e fastidiosa, solo il vento ora non da più fastidio, la pioggia leggera ci viene incontro. La sera si cena in casa, il tempo non promette niente di buono per il giorno dopo. 26 aprile. Di nuovo le conchiglie nelle rocce, lungo una strada scoscesa da seguire con la solita attenzione, sotto il mare azzurro e celeste, verde smeraldo, l'acqua limpida e cristallina, le rocce affiorano aguzze dal fondo trasparente, oggi il mare ha ripreso i suoi colori, ed il suo muoversi lento, il vento è calato. Il sole scalda le guance e le braccia, la giornata è gentile e calda, proseguiamo il giro lungo le spiagge dell'aeroporto, sono molto belle....
Ci fermiamo ed entriamo in una chiesa. In chiesa ci sono le donne : "le donne raccolgono fiori, e li sistemano intorno all'altare, ricamano le tovaglie dell'altare, le donne sorreggono i morti crocifissi, e si recano ai sepolcri nei giorni che precedono la Pasqua, e nei giorni di Pasqua preparano il cibo per la famiglia, si inchinano di fronte all'altare, si piegano e vi passano sotto, affrontano il dolore per la morte di ognuno ed abitualmente lo superano. Sono come le conchiglie impastate alla roccia, le donne impastate al dolore, ma pronte alla resurrezione, ogni volta, seguono per ognuno i passi dolorosi e attendono, ogni volta, una resurrezione...".
27 aprile. Ci dirigiamo verso Liakas village, via Alessandro il grande, arriviamo allo scoglione, si sosta al sole, con racconti e ricordi, poi ci dirigiamo verso la spiaggia di Klismata, c'è una taverna e ci fermiamo a bere caffè greco e cioccolata calda, poi verso Pessada, una spiaggia famosa. Giorno di Pasqua. 28 aprile. Finalmente è giunta la Pasqua, si pranza a casa con cibi preparati da noi, e buonissimi, il pranzo è all'aperto, sotto il sole, piaceri unici, quelli del cibo, piaceri unici, il vento frizzante, il caldo, ed il canto degli uccelli dietro di noi.
"In realtà stiamo seguendo i fili di un amore, fili tesi ed intrecciati negli anni, legati ancora oggi, mai aggrovigliati e logori, mai escludendo la bellezza che ha segnato il percorso, dallo scivolo di Sami, che vedeva la discesa in mare di una pilotina, agli scogli di Liksas, dove ci si ritrova nel silenzio di un azzurro inconfondibile, nel silenzio di una caccia ai ricci, e nell'attesa di murene affamate, che si nascondono nelle acque cristalline e limpide, come 30 anni fa, sullo scoglio acceso di luce e di sale..." 

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