Di nuovo in Portogallo - smarrimenti settembre 2019
Cara Valeria ti scrivo da un piccolo sperduto paese
del Portogallo, siamo atterrati due giorni fa, stanchi ma felici, come si
dovrebbe dire, e come si diceva una volta. Ieri è iniziata la nostra avventura,
in questa terra così semplice ed accogliente, la gente, le spiagge, le arance,
la voce dell’oceano. Il rientro a casa è stato come ce lo aspettavamo, nel
senso che abbiamo ritrovato tutto quello che avevamo lasciato tre mesi fa (!),
è solo un po’ più caldo e meno ventilato, ma la stagione di settembre porta con
sé le caratteristiche del mese di agosto, l’affollamento delle spiagge
testimonia l’attuale vocazione turistica del paese, d’altronde, i turisti
divengono i protagonisti assoluti dell’estate portoghese. Ieri, ancora confusi dal viaggio, alla prima uscita
siamo riusciti a smarrirci in un supermercato della zona (devi sapere che i
supermercati presentano dimensioni molto ridotte, sia come logistica che come
contenuti …), confondendo tappetini per il bagno (saida do banho) con
asciugamani (toalha de bahno) di media grandezza, poi ci siamo persi in una
cittadina più grande, andando incontro al nostro amico che era in attesa di un
passaggio verso casa, insomma l’avventura è iniziata.
A proposito di smarrimento ieri sera, mentre seguivo
un programma televisivo, (sai molto bene che la tecnologia ci consente di
essere raggiunti dalle informazioni anche in questo sperduto paese) ho
incrociato una chicca: nel momento in cui si definiva il nuovo programma
politico italiano in merito ai nuovi ministri e sottosegretari appena nominati,
un autorevole canale televisivo italiano, fra i più importanti della serie,
provvedeva a chiarire alcune caratteristiche dei “nuovi” attraverso sintetiche
schede informative. Ecco quanto ho veduto
ed ascoltato : il ministro veniva descritto attraverso tre punti qualificanti,
che si aggiungevano ad una sua foto (la migliore in circolazione), e che
sarebbero stati in grado di far apprezzare, nell’intento dei giornalisti, le
caratteristiche e le novità in merito.
Accanto alla foto, dicevo, tre punti : il primo che indicava il cognome e nome
(l’identificazione è ancora
assolutamente indispensabile, ciascuno sfugga, se può, alla proprie responsabilità),
il secondo per descrivere eventuali posizioni già ricoperte nel grande mare
della pubblica amministrazione politica, il terzo per evidenziare
caratteristiche che potessero completare l’immagine del “nuovo”alla luce di
ulteriori notizie non ancora diffuse presso il pubblico adulto. Un ministro al terzo punto poteva vantare un
“l’edorsement di Christine Lagarde…” (evviva ), ma un altro soggetto vantava al punto
tre “… a casa sua è avvenuto il primo incontro fra i partiti che si sono in
seguito accordati …” il classico
ruffiano della situazione, mi sono detta, e che è stato poi
meritatamente ed ufficialmente, a questo punto, ricompensato … e poi non mi
dite che la ruffianeria non paga a questo mondo. Mi sono smarrita, mi è prima venuta voglia
di cambiare canale, poi mi è venuta voglia di cambiare paese, infine di
cambiare pianeta … Ma non si può , almeno per ora, non possiamo, i figli
dell’oca bianca però continuano a sopravvivere. Te la ricordi l’oca bianca,
quella che mostrava al monto intero il privilegio nella sua forma più primitiva
? ecco “ … l’oca bianca continua a starnazzare … noi continuiamo ad andare
nelle processioni, e dobbiamo ricordarci di spegnere le candele, la sera, prima
di andare a letto, e soprattutto di non svegliare i bambini … “
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